Rilevatori di gas: come scegliere quello giusto
I rilevatori di gas, nonostante non siano obbligatori per legge in ambito domestico, sono ormai presenti in tante case per evitare tutti i rischi collegati alle pericolose perdite.
Ma come funzionano, quali tipologie esistono e come vanno installati in modo corretto? Di seguito, troverai tutte le risposte che stai cercando su questi dispositivi sempre più diffusi.
Cos’è e a cosa serve un rilevatore di gas
Il rilevatore è un dispositivo che individua eventuali perdite e previene quindi gli incidenti domestici dovuti all’utilizzo del gas.
Come funziona? Di solito, si tratta di una scatola di plastica che monitora in maniera costante l’aria di una stanza, analizzandone la concentrazione di alcuni gas come il metano e il Gpl.
Nel caso in cui i sensori rilevano che la loro quantità supera i limiti di sicurezza, si attiva immediatamente l’allarme che, a seconda del modello, può essere di tipo visivo e/o sonoro.
Quali tipi di rilevatori di gas esistono
Esistono diverse tipologie di rivelatori, ognuna progettata per soddisfare esigenze specifiche.
La prima grande differenza da fare è tra rilevatori portatili e fissi, la cui scelta dipende ovviamente dalle necessità individuali e dall’uso che se ne intende fare.
I rilevatori portatili, alimentati da batterie al litio, sono senza dubbio più versatili, mentre i fissi richiedono, per poter funzionare, un collegamento alla rete elettrica.
Rilevatori monogas e multigas
I rivelatori dividono in due grandi categorie a seconda della tipologia di gas che sono in grado di rilevare:
- monogas: progettati per individuarne un solo tipo, di solito quello metano usato nelle abitazioni e che ha queste caratteristiche;
- multigas: sono capaci di identificare diverse emissioni pericolose e sono utilizzati soprattutto in ambito professionale, dove possono essere presenti più tipi di sostanze aeriforme potenzialmente pericolose.
I rilevatori di gas WI-FI
L’ultima evoluzione è rappresentata dai rilevatori di gas WI-FI come quelli in vendita su safehomeshop.com.
Stiamo parlando di strumenti intelligenti che possono essere gestiti a distanza tramite dispositivi mobili come smartphone o tablet, permettendo ai proprietari di casa di monitorare e intervenire sul sistema anche quando non sono in casa.
Come installare un rilevatore di gas
Se si seguono alcune semplici indicazioni, è possibile installare un rilevatore di gas domestico senza alcun tipo di problema e senza l’aiuto di un professionista.
A seconda del tipo di gas che si vuole individuare varia l’altezza a cui installare il dispositivo.
Nel caso di quelli leggeri che tendono a salire, come il metano o il monossido di carbonio, è consigliabile installare il rilevatore ad almeno 30 cm dal soffitto.
Se l’obiettivo è invece quello di individuare i pesanti come il GPL, il rilevatore dovrebbe essere collocato a circa 30 cm dal pavimento.
Qual è l’ambiente migliore per installare un rilevatore? La cucina è generalmente il posto ideale, specialmente in prossimità di apparecchi che potrebbero essere fonti di fughe.
È fondamentale che le luci di allarme siano ben visibili e che il dispositivo sia facilmente accessibile per permettere eventuali operazioni di manutenzione o test di diagnostica.
Conclusioni
I rilevatori sono ormai diventati fondamentali per la sicurezza sia in ambito domestico che professionale, segnalando in tempo utile l’eventuale presenza nell’aria di livelli troppo elevati di gas pericolosi per l’incolumità dell’uomo.
Indipendentemente dal tipo di tecnologia che si sceglie, dotare la propria abitazione o il proprio luogo di lavoro di questo dispositivo è una scelta lungimirante per la propria salute e quella dei propri cari.