A cosa serve la tricopigmentazione? La parola agli esperti
La tecnica evolutiva della tricopigmentazione è stata studiata proprio per dare alle persone un effetto naturale, non invasivo e di grande impatto estetico. Un esperto specializzato comprenderà le esigenze personali di ogni paziente coprendo successivamente la zona di interesse.
Ma a cosa serve nello specifico e perché farla?
A cosa serve la tricopigmentazione?
La tricopigmentazione si affaccia da tempo nel mondo delle soluzioni per il diradamento capelli maschile e femminile. Una disciplina innovativa che parte da una base di micropigmentazione e tatuaggio offrendo soluzioni immediate, ma mai invasive.
Per avere maggiore chiarezza, questo processo consiste nell’inserire un pigmento specifico costante – puntiforme e uguale su tutto il derma dove mancano i capelli. I macchinari che vengono utilizzati sono professionali e studiati per svolgere questo lavoro: il risultato finale è un effetto naturale che simula il classico effetto rasato.
Chi può svolgere questo lavoro è solo un professionista del settore che dovrà eseguire il trattamento a seconda della propria necessità personale. Questa è una tecnica che si applica in un panorama in costante evoluzione in merito alle calvizie.
La tecnica viene svolta per svariate funzioni ovvero:
- Per infoltimento capelli come vedi su questo sito
- Per creare un effetto naturale su alcune zone colpite da diradamento capelli
- Per creare intensità nel momento in cui ci sia una necessità particolare o a seguito di un trauma
- Trattamento per coprire i danni dell’alopecia
- Camouflage per cicatrici di vario genere
È ovvio che si tratti di un trattamento personalizzato e che si svolga previo incontro tra professionista e paziente. Lo stesso dovrà valutare il tipo di necessità, l’età e anche la morfologia del viso al fine che il risultato finale sia completamente naturale.
Come scegliere il proprio stile di tricopigmentazione
Lo stile della tricopgmentazione si sceglie sempre con l’esperto, come accennato, in base alle proprie caratteristiche personali. La linea frontale in merito all’attaccatura dei capelli segue la fronte e il cuoio capelluto: la caratteristica predominante è a V oppure U in una persona di razza caucasica, mentre per la razza afro si presenta più netta e squadrata.
Se parliamo di donne, allora la forma sarà sempre più ovale senza alcuna zona glabra nelle tempie. L’hairline è importante ed è il biglietto da visita di ogni persona.
Realizzare un trattamento ineccepibile dal punto di vista tecnico è determinante, grazie ai punti microscopici ma senza formare una discromia per ricreare le densità tipiche del capello rasato.
Come accennato, la tecnica si basa su uno studio specifico del viso del paziente interessato. Bisogna considerare l’ampiezza della fronte, struttura ossea, disegno originale primario e forma del volto. Se il cliente è giovane si potrà optare per una tecnica bassa e aggressiva, mentre man mano che si va avanti con l’età si crea un effetto conservativo e sfumato.
Attenzione, le aspettative di un cliente finale sono sempre diverse da quello che verrà consigliato dal professionista del settore. In alcuni casi, il soggetto interessato, desidera qualcosa di netto e visibile senza pensare all’effetto naturale finale. È importante lasciarsi guidare e supportare da un esperto così da poter ottenere l’effetto naturale corretto.