I tarocchi: storia di come l’uomo ha voluto conoscere il futuro
Conoscere il futuro e poter sapere in anticipo eventi che ancora non sono accaduti è una tendenza naturale dell’uomo probabilmente da quando ha iniziato a camminare sulla Terra. L’istinto ci mette in guardia e ci incuriosisce sul futuro, per la sua distanza e la sua misteriosità.
Oroscopi, tarocchi, rune e sciamanesimo sono pratiche che hanno attraversato, in forma diverse, praticamente tutte le culture. Oggi, questi rituali sono ancora presenti e apprezzati: ti basterà dare un’occhiata in questo sito per renderti conto di tutte le sfumature che queste pratiche hanno assunto.
In questo articolo scopriremo di più sulla pratica dei tarocchi, a partire dalla storia di queste misteriose carte.
Il 1300: l’incontro tra occidente e mercanti egiziani
Siamo nell’Europa del 1300: il commercio nelle grandi città come Roma, Firenze, Venezia e Bologna inizia a diventare florido grazie alla neonata classe sociale dei mercanti, ricchi e prestigiosi venditori di spezie, tessuti, gioielli e altri articoli preziosi, desiderati tanto dalla popolazione quanto da sovrani e nobiltà.
In una di queste città, non possiamo risalire esattamente a quale, i mercante egiziani appartenenti al gruppo dei Mamelucchi importa le proprie carte da gioco, i primi tarocchi: primitivi denari, coppe, spade e bastoni iniziano a venire utilizzati per passare il tempo nelle taverne e nelle locande. L’articolo Wikipedia dedicato ai tarocchi va molto nel dettaglio di questa parte della storia.
Un po’ alla volta, le carte si sono evolute: abbiamo prove che nella corte d’Este, a Ferrara, e nel Palazzo Borromeo si utilizzassero mazzi chiamati “trionfi”, riccamente illustrati. Ogni città inizia ad illustrare i propri mazzi in modo diverso, seguendo le ispirazioni dei mercati e il gusto delle famiglie più nobili, che creavano su misura le proprie carte: così a Bologna si crea il mazzo dei tarocchini, in Liguria si usa il tarocco provenzale, le carte napoletane si differenziano dalle siciliane, e così via. Inizialmente, questi mazzi venivano utilizzati quasi esclusivamente per il gioco d’azzardo.
Dal 1700, la rivoluzione occulta
Le prime prove storiche delle carte da gioco utilizzate per predire il futuro, scrutare eventi non ancora accaduti o analizzare eventi passati sono del 1700. Sempre più persone iniziano ad utilizzare questo strumento per capire quali sono le correnti della sorte sulla salute, la famiglia, la ricchezza, gli affari o le questioni di stato. Encausse, Waite, Aleister Crowley, Wirth sono solamente alcuni dei più celebri occultisti dell’epoca, che forti di fama, popolarità e rispetto venivano accolti tanto nelle sagre paesane quanto nei palazzi della politica e della nobilità per discutere di questioni misteriose. In questo periodo influssi etnici, Cabala, religione, occultismo e tradizioni secolari iniziano a mischiarsi in credenze fluide, che cambiano di zona in zona e di interlocutore in interlocutore.
Il 1800: il secolo d’oro dell’occultismo
È però il 1800 il secolo in cui l’occultismo, o meglio l’esoterismo, inizia davvero a spopolare in Europa. Alla corte d’Inghilterra, tra i reali russi e in Francia è comune tenere sedute spiritiche, leggere i tarocchi, consultare gli oroscopi, usare l’aiuto degli sciamani per curare malattie (pensiamo ad esempio allo sciamano siberiano Rasputin, amico intimo della Zarina di Russia, che lo convocò a corte per cercare una cura per l’emofilia del figlio ed erede al trono, Aleksej Romanov). L’occultismo diventa materia popolare, non solo faccenda da nobili: circhi, fiere e mostre hanno sempre a disposizione cartomanti, occultisti, eliminatori di fantasmi, persone esperte nello spezzare il malocchio.
Oggi
Oggi la fascinazione per oroscopi, tarocchi e altri metodi di lettura del futuro non è venuta meno, nonostante la secolarizzazione della società (cioè il processo per cui un sempre crescente numero di persone tende a fidarsi più di argomentazioni razionali). I numeri ci dicono che sono ogni anno di più le persone che consultano servizi di cartomanzia, e il fenomeno è in netta crescita.
Forse, sebbene la razionalità e la scienza abbiano migliorato la nostra vita nel complesso, una parte di noi ancora cerca risposte più profonde e misteriose.