TV e bambini: le regole da stabilire in casa
Per molti genitori la TV e lo smartphone o il tablet sono modi facili di intrattenere i bambini anche durante i capricci più snervanti. Non che ci sia nulla di male: per fortuna i palinsesti pensano anche alle esigenze dei più piccoli e propongono programmi educativi fatti su misura per loro.
Ecco però alcune regole da stabilire di comune accordo in casa per gestire in modo ottimale lo screentime dei più piccoli!
Tempo e distanza
Posizionare la TV ad una distanza ottimale dal divano è la prima cosa da fare. I due fattori di cui tenere conto sono:
- Ampiezza dello schermo: più è largo, più è necessario stargli lontani
- Qualità dello schermo: più la tecnologia di produzione è moderna (Ultra HD, 4K, 8K) più è possibile stare vicini; più la tecnologia di produzione è vecchia (LCD, Full HD) più è necessario allontanarsi, sia per non danneggiare la vista che per godere al meglio dell’immagine nella sua interezza.
Per gli occhi dei piccoli l’esposizione alla luce blu dovrebbe essere anche limitata nel tempo: meglio evitarla del tutto sotto i tre anni e usarla per massimo ½ ore al giorno successivamente. Durante l’adolescenza è possibile salire a ⅔ al giorno.
Cosa fare se la nuova regola non piace ai più piccoli
Forse già abituati a passare molto tempo davanti alla TV, i più piccoli potrebbero non prendere bene le nuove regole imposte dai genitori.
Prima di decidere il da farsi è necessario essere autocritici e riflettere se non si è chiesto alla TV di fare da babysitter ai bambini. Se così fosse accaduto è possibile si sia innescato un bisogno immediatamente soddisfatto: davanti alla noia o allo stress i bambini hanno capito di poter ricevere immediato conforto dal proprio programma preferito, anziché domandare di giocare o passare tempo di qualità con i genitori.
Non a tavola e in camera: meglio che la TV sia un passatempo di famiglia
Per evitare lo sviluppo di cattive abitudini è necessario imporre che la TV sia accesa solamente in soggiorno e quando anche mamma e papà possono sedersi e godersi tutti insieme un film o un programma insieme.
La TV non dovrebbe né essere accesa né essere presente in cucina, il luogo in cui si mangia, si chiacchiera e si passa il tempo con la famiglia, né in camera, dove toglierebbe tempo al gioco con le bambole, al disegno, all’uso delle costruzioni, ai compiti e allo studio.
Insieme con mamma e papà, poi, è necessario discutere dei programmi da vedere. Se i bambini hanno domande o possono essere stati esposti a immagini che li hanno lasciati spaventati o dubbiosi i genitori non dovrebbero liquidare la loro preoccupazione con frasi come “E’ solo un film”, ma fornire spiegazioni per loro comprensibili. Questa dinamica porterà i bambini a fare più domande ai genitori anche in futuro, durante i momenti più difficili dell’adolescenza (quando, tipicamente, la comunicazione con i genitori può rallentare o frenare totalmente, inducendo malessere, distacco e paure non risolte).