TV, social e adolescenti: alcuni fattori a cui fare attenzione
Ai social network e alla TV sono affidate davvero moltissime ore della giornata dei bambini e dei ragazzi. Il loro uso non è implicitamente né giusto né sbagliato: tutto sta nelle regole scelte dalla famiglia, nel loro rispetto e nei programmi o nei contenuti da selezionare.
Ecco qualche fattore a cui fare attenzione nel rapporto tra TV, social e adolescenti.
I problemi fisici: dolore al collo e alle spalle o occhi stanchi
Posizionare la TV ad una distanza ottimale è il primo passo per evitare doloretti e fastidi fisici, per esempio al collo, alle spalle e la stanchezza o il bruciore degli occhi. Scegliere la distanza non è difficile, generalmente, seguendo le indicazioni sulla confezione o sul manuale delle istruzioni del prodotto. Le quattro regole di base sono:
- Più la TV è grande, più bisogna starle lontani
- Più la TV è moderna e costruita con tecnologie contemporanee, più la distanza di visione può diminuire
- La TV si guarda dal centro del divano, non dagli angoli
- La TV deve essere posta con il bordo inferiore all’altezza degli occhi della persona seduta sul divano o sulla poltrona
Isolamento
La perdita di entusiasmo per altre attività, come lo studio, gli amici o lo sport potrebbe essere un indicatore di un problema psicologico nei ragazzi. La TV e i social creano un mondo “fatato” in cui tutto è facilmente manipolabile: il programma sgradito può essere spento, il profilo non bello da guardare bannato, la persona seccante o fastidiosa bloccata. Le regole che valgono online di solito non valgono anche nel mondo reale. La comunicazione con i ragazzi, in questo caso, deve essere impostata fin da quando sono piccoli e proseguita, con nuovi mezzi al variare dell’età, per tutta l’adolescenza e oltre.
Insonnia e difficoltà a dormire
Se lo screentime si prolunga fino a tarda sera è possibile che i ragazzi siano insonni, abbiano difficoltà ad addormentarsi, ad alzarsi al mattino e a rimanere concentrati. Per ridurre il problema è necessario spegnere la TV e il pc almeno 3 ore prima di dormire, o se non è possibile farlo ridurre la luminosità al minimo per evitare che la luce blu “attivi” il cervello facendogli credere che sia ancora giorno e dunque sia il momento di restare vigili e attivi.
Spiegare i contenuti
Se con i bambini è più facile eliminare alcuni contenuti dal palinsesto, per esempio con i filtri per la visione, con gli adolescenti tutto si complica.
Piuttosto che bandire e vietare è meglio impiegare del tempo a spiegare, a motivare e a chiarire dubbi e paure. Anche in questo caso una comunicazione franca e trasparente è fondamentale in famiglia: senza toni di accusa o giudizio è possibile avvicinarsi al loro mondo e riuscire a comprenderlo per aiutare i ragazzi a capirlo in modo più lucido e razionale.
In questa fase è anche importantissimo lavorare sull’autostima dei ragazzi, sia proponendo modelli sani per loro, sia spiegando quali sono i trucchi e le ombre del mondo online.