Confessioni di una telefonista erotica
“Così sono diventata una telefonista erotica”
Il nostro incontro con Giusy, 35 anni, un figlio, centralinista per call center di servizi telefonici hot
Giusy, questo è il nome d’arte, ha 35 anni, un diploma di scuola media superiore, un figlio di 6 anni. È casalinga e dal 2010 una centralinista per un call center erotico.
Se credete che le linee hot siano stati solo una moda degli anni ’90, vi sbagliate, e molto.
In seguito alla crisi gli italiani hanno ridotto al minimo i consumi ma, da quanto emerge da alcune recenti statistiche, non rinunciano a quelli per il piacere infatti, specialmente negli ultimi anni, i telefoni hot stanno avendo un vero e proprio boom, al punto tale che anche sul web i siti che offrono il servizio di telefono erotico spopolano come non mai.
Abbiamo intervistato Giusy durante la pausa dal lavoro. Si avvicina a noi sorridente. È una ragazza semplice, indossa un jeans ed una maglietta e nemmeno un filo di trucco sul suo splendido viso.
Noi – Ciao Giusy, raccontaci qualcosa di te. Di dove sei?
Giusy – Sono nata a Napoli ed ora vivo a Roma con mio marito e nostro figlio
Noi – Cosa ne pensa il tuo compagno del tuo lavoro?
Giusy – Claudio è tranquillo. Mi conosce bene e sa perfettamente che grazie al mio lavoro posso permettermi di contribuire alle spese familiari
Noi – Ok ma, entriamo nei particolari del tuo lavoro perché noi siamo qui per scoprire il mondo dell’erotismo al telefono. Come, quando e perché si inizia e prosegue questo lavoro?
Giusy – Ho iniziato il lavoro di centralista hard nel 2010. Mi ricordo che ero incinta di mio figlio ed io e mio marito avevamo bisogno di soldi. Ovviamente, prossima al parto, sapevo che non sarei mai riuscita a trovare lavoro come commessa o impiegata così leggendo un annuncio dove cercavano telefoniste erotiche decisi di provare.
Noi – E com’è andata? Spiegaci qualcosa
Giusy – Guarda…nella vita sono una persona abbastanza timida ma, al telefono è tutto diverso. Mi sono resa conto che puoi dare sfogo a tutte le tue fantasie, anche le più perverse, ed aiutare allo stesso tempo gli altri a scaricare le proprie. Inizialmente facevo sempre la parte della sottomessa perché mi eccitava tantissimo l’idea di essere l’oggetto di qualche uomo. Ora invece sono io che sottometto, il mio carattere è cambiato adesso sono gli altri che vengono chiusi in un angolo e penetrati dalle mie parole.
Noi – Ok, abbiamo capito che il tuo lavoro ti piace. Hai voglia di sussurrarci qualcosa che fa impazzire i tuoi clienti?
Giusy – Ciao, non parlare… Sono Giusy… rilassati e chiudi gli occhi che ti racconto di me… Sono sdraiata sul letto nuda, ho caldo ed ho bisogno di raffreddarmi…. Sono appena rientrata a casa dalla palestra, sai faccio ginnastica. Il mio istruttore esagera sempre con gli esercizi ma, sono felice perché così facendo ho degli ottimi risultati di apertura e un culetto sodo e tonico…. ok, direi che può bastare così
Noi – Grande Giusy! Siamo carichi a 1000. Ma veramente sei una ginnasta? Ti ringraziamo comunque per il tempo che ci hai dedicato. Buon rientro al lavoro
Giusy – No, odio lo sport ma, in questo lavoro è fondamentale la fantasia. Grazie a voi, buona giornata.