Casetta in giardino: servono i permessi?
Le casette da giardino sono molto piacevoli da un punto di vista estetico ma sono, soprattutto, molto pratiche. L’utilizzo che se ne può fare è davvero vario: dal deposito per i nostri attrezzi e materiali, al piccolo ufficio, a un luogo di svago per i nostri figli ecc ecc. Quando si decide di acquistare una casetta per il giardino, bisogna però prendere in considerazione molti fattori: oltre a scegliere un modello che ben si adatti alle nostre esigenze e al nostro spazio, bisogna stare molto attenti ai permessi che bisogna richiedere per collocare la casa.
Per fare subito un po’ di chiarezza, possiamo dirvi che la richiesta del permesso dipende tutta dalle dimensioni della casetta. Se questa rientra entro i limiti stabiliti dal comune, è possibile richiedere il permesso secondo le modalità previste dal regolamento. Se si supera la misura stabilita, allora probabilmente sarà necessario ricorrere a delle pratiche più complesse che vanno oltre il semplice acquistare e chiedere di mettere in posa la casetta. Infatti, quando si superano le misure limite, si parla di una vera e propria nuova costruzione e le procedure diventano del tutto differenti.
Quello che dovete sapere è che ci sono dei vincoli per la posa che riguardano solitamente le dimensioni della casetta in pianta, ma anche la sua distanza da possibili confini, dalle strade e a volte possono riguardare anche vincoli ambientali e paesaggistici. Per ottenere maggiori informazioni su questi vincoli, è necessario recarsi presso l’ufficio tecnico del comune di appartenenza. Se si tratta di un lavoro semplice, che prevede solo la comunicazione dell’avvio del lavoro, è possibile andare direttamente all’ufficio per comunicare l’intenzione di mettere in posa una casetta. Se, invece, si tratta di lavori più complessi, allora è necessaria la collaborazione di un architetto o di un geometra, o comunque di un tecnico di fiducia.
Solitamente, quando si tratta di una piccola casetta da giardino, non sono necessari nemmeno calcoli strutturali o antisismici. Questo tipo di documentazione non è affatto obbligatoria nel caso di casette da giardino di piccole dimensioni. Inoltre, su questo tipo di costruzioni non si pagano tasse collegate agli immobili. Ovviamente se decide di optare per una struttura più grande, ad esempio, 10 x 10 m da utilizzare come laboratorio, ufficio o dependance, allora è necessario avviare delle pratiche di tipo edilizio che potrebbero comportare il pagamento di alcune tasse.
Nel caso in cui vi troviate in una zona sottoposta a vincolo, allora è necessario redarre una S.C.I.A (la segnalazione certificata di inizio attività) e una D.I.A (che rappresenta invece la denuncia di inizio attività). Questi documenti devono essere redatti da un tecnico abilitato.
Infine, quando acquistate una casetta, questa deve rispettare a pieno i regolamenti del Codice Civile in materia di confini con proprietà e altri edifici, e i regolamenti della Polizia Locale. Se la casetta deve essere, invece, inserita in un’area comune di pertinenza di un condominio, allora è necessario che l’operazione venga approvata dal Regolamento Condominiale e soprattutto deve essere sottoscritta una liberatoria e un’autorizzazione da parte degli altri condònomi.
Fonte: Casetta Giardino (Permessi)