Stufa a bioetanolo come funziona
Che cos’è la stufa a combustibile liquido e qual è il funzionamento?
Le stufe a bioetanolo (dette anche biocamini o biostufe) sono dispositivi di piccole o medie dimensioni, adatte al riscaldamento di un ambiente interno di circa 50/70 mq, come piccoli appartamenti o ampi salotti e funziona attraverso un combustibile liquido, in questo caso il bioetanolo o prodotti simili. Uno dei fattori positivi di questi impianti caloriferi è che può essere installata senza canna fumaria e può essere posizionata ovunque, senza la messa in opera di fastidiose opere edilizie.
Il bioetanolo è un combustibile derivante dalla fermentazione e distillazione di sostanze vegetali. L’acquisto di una stufa di questa tipologia è dunque una scelta eco-sostenibile perché favorisce lo sfruttamento di energie rinnovabili.
In passato il problema di queste stufe era che i gas della combustione, quali anidride carbonica e diossido di azoto, venivano emessi nella stanza riducendo la qualità dell’aria. Ora,i nuovi modelli, sono tutti dotati di una ventola, funzionante attraverso la corrente elettrica, in modo tale da facilitare la circolazione dell’aria.
Il funzionamento è molto semplice. Per avviare la stufa è sufficiente aprire il vano per il bioetanolo e versarvi al suo interno l’omonimo combustibile. Bisognerà poi premere il tasto di accensione ed attendere alcuni istanti.
Questa soluzione è comunque da considerare un supporto al impianto di riscaldamento principale. La generazione e la dispersione di calore, in questo caso infatti, non ha la stessa potenza calorica di un impianto a metano, a legna o a pellet.
Una stufa a bioetanolo di piccole dimensione, circa 4-5 kw, ha un costo indicativo di 500 Euro e può essere utile a riscaldare un ambiente di circa 50 mq.